"L'aria di Chivasso è malata!" - Giornale La Voce

2023-02-16 15:10:41 By : Mr. Gary Chen

"E' mai possibile che il sindaco Castello non senta la necessità di toccare con mano, pardon, con naso, là dove l'odore è più forte e, nel caso, non intervenga con un proprio provvedimento?".

Renato Cambursano alla Mandria di Chivasso

A parlare è l'ex sindaco e parlamentare Renato Cambursano, principe di Boschetto e da qualche tempo "pungolo" costante dell'amministrazione comunale del sindaco Claudio Castello. Cambursano questa volta ha messo nel mirino l'aria inquinata che si respira in città. In particolare in alcune zone di essa: le più critiche, nell'area nord-est.

Che fine ha fatto la stazione di rilevamento della qualità dell'aria? "Chiedetelo all'assessore all'Ambiente".

Ecco l'intervista all'ex primo cittadino di Chivasso.

Renato Cambursano, da più parti e da molto tempo, si parla dell’aria malata sul nostro territorio. Quali sono state e sono le tue considerazioni in merito?

Direi da troppo tempo chi governa la nostra città e le sue frazioni non si preoccupa affatto dell’aria che respiriamo e delle polveri sottili che ingurgitiamo.

Tre anni fa scrivevo un articolo dal titolo eloquente: “Non rubate il futuro ai nostri figli e nipoti”. Ricordo alcuni passaggi: “[...] cari nipotini non so come sarà il vostro futuro: spero mi perdonerete per avervi portato, per tramite delle vostre mamme, mie figlie, in questo splendido mondo terribile!". "[...] saranno i giovani, nel corso delle loro vite, a sopportare le conseguenze più gravi dell’emergenza climatica e, insieme a loro, i più fragili, gli indifesi, i deboli: loro sono le vittime designate dal cambiamento climatico perché gli stiamo proponendo un futuro d’inferno".

Quanto tempo fa scrivevi queste cose?

Quando venimmo a sapere che, nel silenzio più totale della politica locale, era stato presentato il progetto per realizzare un biodigestore di rifiuti urbani organici a pochi metri da Mandria e Boschetto. Dopo una dura lotta pacifica ma decisa, e con forti argomenti a sostegno delle nostre tesi, il progetto è stato bocciato dalla Città Metropolitana. 

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A questo scellerato progetto si è poi aggiunto quello dell’individuazione del Sito TO 10 quale area ritenuta possibilmente idonea ad accogliere il Deposito di Scorie Nucleari. Su questo progetto è calato il silenzio più assordante... dopo tutti gli scandali interni a SOGIN.

Esiste una mappa delle zone più inquinate del nostro territorio?

Nell’autunno del 2021 scrissi un articolo proprio sul giornale La Voce. Dopo aver parlato con alcuni abitanti della frazione Betlemme e Borghetto, diedi voce a questi cittadini che mi spiegavano di aver già raccolto oltre centocinquanta firme su una petizione atta a richiamare l’attenzione dell’autorità preposta alla tutela della salute e cioè il sindaco, sull’inquinamento rilevato nel quadrilatero che a nord si estende sino all’autostrada Torino-Milano, ad est la strada Provinciale Chivasso-Mazzè e oltre, ad ovest la strada Statale 26, sino alle discariche di Regione Pozzo, mai sufficientemente attenzionata dall’attuale amministrazione comunale di Chivasso. Più recentemente lo hanno fatto anche in proprio per bocca del loro Comitato, evidenziando la grave questione degli odori nauseabondi che specialmente nelle ore notturne e nelle prime ore del giorno si sentono in tutto il “quadrilatero”. Da allora non è successo assolutamente nulla.

Qualcuno ti ha risposto? 

Che il sindaco non si sia sentito in dovere di rispondere ad un mio articolo del gennaio del 2022, poco importa, ma che non risponda ai propri concittadini è un fatto di una gravità assoluta!

Le firme sull’inquinamento furono inoltrate al sindaco, ma per lui rispose il dirigente preposto, dicendo che aveva informato l’Arpa Piemonte. Iniziativa già attivata, per altro, dagli stessi firmatari. Non ci è dato di conoscere se, quando e cosa sia emerso dalle verifiche di Arpa.

Che dall’interno dell’area Lancia fuoriescano fumi male odoranti è da tempo che se ne parla…

E’ dal 24 luglio del 2014, quando, su richiesta del “Comitato Vivi Chivasso” – presieduto da Ugo Franchi, residente a Betlemme là dove maggiormente si sentono e si vedono le conseguenze dello scarico in atmosfera di inquinanti – l’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Libero Ciuffreda promosse un sopralluogo nella Centrale all'interno dell'area Pichi, a seguito del quale scaturirono alcune iniziative come l’installazione di una centralina di rilevamento da parte della provincia di Torino, ora Città Metropolitana.

Per un certo arco temporale le iniziative produssero benefici, ma da parecchi mesi siamo ritornati indietro di quasi 9 anni: in estate quando si tengono le finestre aperte, proprio nelle prime ore mattutine e financo in quelle notturne, l’odore insopportabile penetra nelle case provocando conati di vomito soprattutto agli anziani e ai bambini e le foglie sono ritornate ad essere alterate nella forma e nel colore, esattamente come nel 2014, quando la stessa Arpa aveva riconosciuto che le alterazioni non erano causate da malattie di natura fungina. Conclusione: la causa è un'altra!

Mi chiedo: è mai possibile che il sindaco Castello non senta la necessità di toccare con mano, pardon, con naso, anche in questa stagione invernale, insieme ai propri compaesani, senza previo avviso, là dove più forte è l’odore e, se dal caso, non intervenga con un proprio provvedimento, su chi inquina?

Ultimamente si parla di gravi malattie che si starebbe moltiplicando in quella fetta di territorio.

Purtroppo sì, ma nessuno fa niente, neppure quel signore che ‘denunciava’ tutti e che ora, assolutamente organico alla maggioranza, tace.

E’ stato ampiamente dimostrato che l’asse più inquinato è quello autostradale e il punto più critico è quello che io chiamo il “rotondone” sulla Strada provinciale per Mazzè che immette sulla bretella Est di Chivasso, sulla provinciale per Casabianca-Verolengo, sulla variante di collegamento con la SS. 26, sulla strada per Boschetto, su quella per Betlemme-Chivasso, proprio là dove dovrebbe sorgere il Polo Logistico, con traffico aggiuntivo enorme.

A Chivasso tempo fa funzionava una stazione di controllo dell’aria: che fine ha fatto?

Potete sempre chiederlo all’assessore Debernardi! Per quello che ne so, non è più in funzione. Ma non importa perché intanto l’assessore è anche il leader di Sinistra Ecologista e tanto basta, anche se si gira dall’altra parte...

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