Pulire i motori con l’idrogeno: le cose da sapere - alVolante.it

2023-02-16 15:06:58 By : Ms. Rose Zhao

IL CARBONIO BRUCIA E INCROSTA - I motori a scoppio bruciano miscele di idrocarburi che, come suggerito dal nome, sono fatti in massima parte di carbonio e idrogeno. Il carbonio però non brucia completamente e forma incrostazioni un po’ ovunque, un fenomeno antico quanto i motori a scoppio e che può danneggiarne le prestazioni e addirittura impedir loro di funzionare. Per rimuoverle esistono vari metodi, compresa la pulizia con l’idrogeno, una sorta di ritorno alle origini. Prima di capire come funziona notiamo che i motori diesel sono più soggetti a questo fenomeno perché il gasolio forma più fuliggine della benzina. La situazione è complicata dalla valvola EGR, che fa circolare i gas di scarico in parti del motore altrimenti non interessate. I filtri antiparticolato, che si stanno diffondendo anche nei benzina a iniezione diretta, poi sono fatti apposta per raccogliere i residui della combustione e quindi si incrostano per “vocazione”.

IL CARBURANTE PURO - La rimozione delle incrostazioni può avvenire per via meccanica, smontando per poi detergere, con solventi e utensili speciali, i componenti incrostati. Gli additivi da miscelare con il carburante sono un’altra possibile soluzione, ma sembrano più efficaci nel prevenire il fenomeno che nel porvi rimedio. Un’altra idea è bruciare le incrostazioni carboniose ma per funzionare occorre un combustibile che bruci perfettamente senza depositi: e ce ne sono già abbastanza in un motore sporco. Questo identikit individua proprio lui, l’idrogeno, un combustibile gassoso che si può produrre con un tasso di impurezze prossimo allo zero. La sua combustione con ossigeno produce soltanto vapore acqueo e quindi non aggiunge residui ma anzi brucia quelli carboniosi che incrostano il motore.

BRUCIO E STACCO SENZA FUMO - Il trattamento di pulizia dei motori con l'idrogeno avviene iniettando idrogeno e ossigeno nel collettore di aspirazione, in modo che brucino insieme al carburante: questa combustione arricchita è in grado di bruciare e staccare le incrostazioni dall’interno del motore e anche in catalizzatore, valvola EGR e FAP. I gas necessari vengono in genere ottenuti per elettrolisi dell’acqua direttamente in officina, con la macchina che poi li inietta nel motore. Il trattamento, adatto anche per motori a metano e GPL, è da fare in officina perché il meccanico che lo esegue controlla i parametri del motore tramite la diagnosi per rilevare eventuali anomalie. La rete Norauto, per esempio, offre questo servizio a costi variabili: 49,95 euro per il trattamento base abbinato al tagliando o revisione fino ai 149, 95 euro del pacchetto pulizia, diagnosi e analisi gas di scarico. FlexFuel, con officine convenzionate in tutta Italia, offre trattamenti preventivi, da 69 a 249 euro, e curativi la cui lunghezza porta il prezzo massimo a 299 euro. Anche Hydromaverich offre questo trattamento nella sua rete di officine convenzionate, ben distribuite in tutta Italia. Il prezzo base è di 150 euro e comprende la diagnosi e un test su strada. 

La prima auto elettrificata del Biscione è l’Alfa Romeo Tonale. Convince per assetto e sterzo e può muoversi anche solo “a pila”, ma in ripresa non è sempre appagante.

La Tesla Model Y è un’elettrica che convince davvero per le prestazioni e per le percorrenze. Oltre che per la tecnologia (che evolve col tempo) e la sicurezza. Non convincono però i troppi comandi a sfioramento.

È una spaziosa cinque porte, filante come una coupé. I 245 CV del 2.0 turbo a benzina della BMW 430i Gran Coupé spingono forte e il consumo non è elevato. Lo stesso non si può dire del prezzo.

© 2023 - Unimedia Srl - P.IVA 12481470156 - Tutti i diritti sono riservati - Web Agency