Fori nei serbatoi delle auto per rubare il carburante. Allarme anche a Torino- Corriere.it

2023-02-16 15:52:29 By : Mr. George Zheng

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Sono in aumento le denunce per i furti di benzina e gasolio . Ma i malviventi sono interessati anche a catalizzatori e marmitte

Una volta erano sufficienti una tanica vuota e un tubo di gomma, attrezzi da lavoro per i ladri di carburante. Le auto erano meno moderne e protette, quindi bastava svitare il tappo del serbatoio, infilare il tubo e riversare gasolio e benzina nella tanica. Poi le case automobilisti hanno migliorato i loro prodotti, inserendo le valvole di sicurezza. E i furti di carburante dalle auto parcheggiate in strada si sono ridotti, quasi a scomparire. Oggi il fenomeno ha ripreso vigore, con nuovi strumenti operativi. Non più tanica e tubo, ma trapano, chiodi e un recipiente per raccogliere benzina e gasolio. In pratica, i malviventi si infilano sotto le vetture, bucano i serbatori e raccolgono il prezioso liquido che poi viene rivenduto al mercato nero. Negli ultimi tempi le denunce sono aumentate e così anche i controlli delle forze dell’ordine. Nel mirino ci sono auto, furgoni e anche mezzi pesanti.

All’inizio di agosto in via Giotto, a Beinasco, un autotrasportatore ha denunciato il furto di circa 10 litri di gasolio dal suo serbatoio. Siamo nella zona industriale al confine con Orbassano, dietro la frazione Fornaci. L’uomo si era allontanato per mangiare e al ritorno ha notato tracce di carburante a terra e ha capito cosa era accaduto. Pochi giorni fa la polizia ha arrestato, con l’accusa di tentato furto, un 37enne torinese. L’uomo è stato sorpreso in strada del Fortino mentre posizionava un fustino vicino a una vettura. In tasca aveva il kit del ladro di gasolio: tronchesina, chiodo e cacciavite da 17 centimetri. Non solo, aveva anche tre fustini pieni di carburante, segno che aveva già colpito in precedenza. Situazioni sempre più frequenti. Lo sanno bene gli abitanti di Brandizzo, che nei mesi scorsi hanno iniziato a denunciare anche attraverso i social che i serbatoi delle loro auto erano stati forati per portare via il carburante. A Verolengo, qualche settimana fa, i carabinieri hanno denunciato tre persone per aver svuotato i serbatoi di due auto a Rondissone. A incastrare la banda le telecamere di sicurezza del quartiere.

Se il furto di gasolio e benzina può apparire una beffa, le modalità preoccupano: gli automobilisti non sono costretti a rifare il pieno ma a cambiare il serbatoio, che una volta forato diventa inutilizzabile. E sono dolori: si spendono in media anche 500 euro. Al netto del carburante, c’è un nuovo componente che fa gola ai ladri: i catalizzatori di ibride e suv. All’interno ci sono metalli che si possono estrarre e valgono diverse centinaia di euro al grammo. Si tratta di rodio, platino e palladio: quest’ultimo è importato interamente da Ucraina, Russia e Bielorussia. Un catalizzatore costa circa 1.500 euro, ma sul mercato alternativo — in particolare in quello social — c’è una grande richiesta e quelli di seconda mano si acquistano a 500 euro.

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